CAMISA GIUSEPPE (1902 Carniglia di Bedonia – Pozzolo di Bore 1973). Medaglia d’argento al valore partigiano. Alunno dei Seminari di Bedonia e Piacenza, fu ordinato sacerdote nel 1930 e fu successivamente curato di Carpaneto, parroco di Pozzolo di Bore dal 1931 al 1951. di monticelli di Rezzanello dal 1951 alla morte. Nel periodo della Resistenza durante la guerra 1939-45, si rese benemerito nei confronti delle formazioni partigiane, prodigandosi anche per alleviare le strettezze economiche del suo popolo, fu catturato dalle formazioni tedesche e dovette soffrire battiture ed oltraggi. Morì a Pozzolo il 25 luglio 1973. Bibliografia: Note biografiche, in NG, 28 luglio 1973; Porro/Ponzini, Nella bufera della Resistenza, Bobbio, 1983, pag. 357.
CHIOZZA MARIO (1914, Grotta di Pellegrino P.se – 1997, Piacenza) – Liutaio. Nato da un’umile famiglia di contadini, ebbe l’arte nel sangue: si accostò alla pittura, alla scultura e alla musica, diventando prima un apprezzato fisarmonicista e poi un abile liutaio. Da ragazzo lavorò in diverse fattorie del piacentino e poi come falegname con grande genialità. Quando la figlia Marinella iniziò gli studi di violino a)l Conservatorio, il Chiozza si avvicinò alla liuteria, divenendo, con il passare degli anni un apprezzato costruttore di violini, viole, violoncelli dalle sonorità calde e vellutate. Nel 1973 prese parte alla importante Quinta Biennale degli Strumenti ad Arco di Cremona. (Riassunto della pagina). Bibliografia: GP, 18 marzo 1996, pag. 26; E. Bussi, Musica e Teatro Lirico – Storia di Piacenza – Volume VI – Il Novecento; G. Pipitone – Mario Chiozza…., 1998, Piacenza.
SALVI RENZO (1946, Metti di Bore – 1994, Podenzano) – Alunno del Seminario Vescovile di Bedonia e del Seminario di Piacenza, fu ordinato sacerdote il due maggio 1970. Svolse la sua missione pastorale a Bedonia, Borgotaro, a Piacenza e a Podenzano. Fornito di ottime qualità intellettuali e organizzative, nonostante un male oscuro che lo afflisse negli ultimi anni, svolse un intenso apostolato curando la formazione degli elementi giovanili, aprendo loro ampi orizzonti sugli interventi materiali e spirituali verso le popolazioni dell’Est Europeo e delll’Africa: a sua intensa opera fu interrotta dall’aggravarsi del male, che lo portò alla tomba nel maggio 1994.. (Riassunto della pagina). Bibliografia: Necrologi e articoli su Libertà nei giorni 5,6,8,9 Maggio 1994; NG, 30 aprile 1994.
SIDOLI FRANCESCO (1817, Bardi – 1896, Piacenza) – Iniziò l’attività di fotografo nel 1858, ma solo nel 1864 abbandonò il mestiere di orologiaio per dedicarsi alla fotografia che esercitò nel laboratorio di Strada Dritta 6 in Piacenza. Nel 1867 si trasferì a Roma dove avviò uno studio fotografico, prima in Via del Babbuino 76 e successivamente in Piazza di Spagna 32. durante tale periodo eseguì, per conto dell’inglese Parker, numerose lastre riproducenti i più noti monumenti romani. Ritornò a Piacenza nel 1875 e qui continuò a esercitare la sua professione. Bibliografia: Bertuzzi/Di Stefano, Fotografi a Piacenza (1857 – 1900), PC, 1998; Primi colpi d’obiettivo su un terrazzo di via Dritta, in Libertà gennaio 1952.
SIDOLI FRANCESCO (1874, Cereseto di Compiano – 1924, Genova) – Nato da modesta famiglia rimase orfano in tenera età e fu accolto come un figlio da mons. Scalabrini vescovo di Piacenza. Divenuto sacerdote nel 1897 fu vicesegretario e cerimoniere di Scalabrini che, nel 1905, lo nominò arciprete coadiutore della Cattedrale. Fondò e fu primo assistente del Circolo Diocesano della Gioventù Cattolica. Il 20 giugno 1916 fu nominato vescovo di Rieti dove si distinse per la sua attività pastorale e come studioso. Il 28 febbraio 1924 fu promosso arcivescovo di Genova morendo però nel dicembre dello stesso anno. (Riassunto della pagina). Bibliografia: Note biografiche in, NG 21 luglio 1916; Corvi, profilo del nuovo vescovo, in NG 25 luglio 1916; Lotteri, Necrologi, in NG 19 dicembre 1924; Negri, il mio Cereseto, Parma, ; 1984; AA.VV. Mons. Francesco Sidoli arcivescovo di Genova, , Piacenza, 1925; Bertuzzi, I piacentini vescovi, Piacenza, 1938; Molinari, modernismo e antimodernismo in una diocesi di Provincia: Piacenza, in Mezzadri/Molinari, il modernismo a Piacenza, Piacenza, 1981.
Immagino che Don Renzo Salvi sia nato nel 1946 e non nel 1916 ,perchè ,sia pure con qualche anno in più era in Seminario ai miei tempi-grazie