Bardigiani e allevatori negli anni ’70 e ’80. Omaggio a Luisa e alla sua Cavalla Bardigiana.. Un racconto di Amanda Marzolini

Foto by Franco Dallanegra

Bardigiani e allevatori negli anni ’70 e ’80. Omaggio a Luisa e alla sua Cavalla Bardigiana.. Un racconto di Amanda Marzolini

 

Manca poco alla Mostra Nazionale del Cavallo Bardigiano, la memoria corre lontano… troppo…

Ho pensato un po’ a tutti di quel “Lontano”, ho pensato anche a Luisa, con cui parlavo sempre di ricordi e foto dal cassetto della memoria sul Cavallo Bardigiano da riguardare. Poi un giorno mi era venuta un idea e Roberta, amica e amante dei cavalli, tra le sue foto da collezione di Dallanegra, ne aveva tirata fuori una di Luisa con una delle sue cavalle bardigiane, ritratte alla Mostra tra la fine degli anni ’70 e l’inizio degli anni ’80.

Roberta mi prestò la foto da digitalizzare. Nemmeno tanto tempo dopo, Luisa ci aveva lasciato, ma quell’immagine rimane, in tutta la sua freschezza, spensieratezza e passione.

Nell’immagine con Luisa, la sua graziosa cavalla mostra una stellina unica sulla fronte, Luisa è bellissima vestita secondo la moda del tempo e fiera della sua cavalla dallo sguardo dolce e grintoso come tutti i cavalli della razza.

Attorno altri cavalli, fieno e secchi sul suolo polveroso di Lago Monti. Quel suolo che calpestiamo fin da bambini, con i nostri divertimenti, i nostri gadget e le nostre aspettative. Festoni colorati sullo sfondo ma qui divenuti sfumati in bianco e nero, sfondo soffuso come solo una vecchia immagine analogica poteva rappresentare forse catturando la poesia di decenni perduti.

Si intravede l’acqua dei piccoli ruscelli in cui per anni abbiamo messo le bottiglie di acqua e vino, da condividere in famiglia e con gli amici.

Ne è passato del tempo da allora, da quegli anni ’70 che non ho vissuto, da quegli anno ’80 e ’90 che ho conosciuto da piccola, pieni di gente ma purtroppo senza fotocamere e cellulari per registrare tutto complessivamente come facciamo oggi.

Ma quel senso di appartenenza ad una categoria di allevatori, alle tradizioni, alla montagna, resta immutato per molti di noi, certamente crogiolati nella nostalgia ma ancora desiderosi di esserci e creare e vivere nuovi ricordi che siano belli come quelli lasciati da Luisa, e da tutti gli altri allevatori e cavalli che ci hanno preceduto.

Amanda Marzolini

 

 

 

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