Il nonno Giovanni affronta con decisione il Podestà. Un racconto di Amanda Marzolini
Durante uno dei rari permessi durante l’eterno servizio militare del nonno Giovanni, egli tornò a casa, trovando sua madre, Maria Basini (1880- 1967) privata dei beni alimentari principali che si ottenevano durante la guerra con le famose “tessere”. Visto ciò, il nonno che aveva un carattere che si alternava tra molta disponibilità e gentilezza e anche una certa grinta, si recò dal podestà del luogo per protestare contro questa ingiustizia sociale: privare Maria, vedova e con tutti i 4 figli maschi – arruolati come militari- delle forniture alimentari. Il nonno prese per la camicia e a male parole il podestà, che sconcertato di tale coraggio, diede a Giovanni i cibi che spettavano a Maria.
Trovo che fosse stato un gesto deprecabile privare una vedova dei suoi diritti per via della sua debolezza sociale in quel momento e della sua solitudine. I funzionari fascisti erano molto prepotenti specie con i contadini, almeno con i miei vecchi lo erano! Mio padre me lo diceva sempre quanto i piccoli funzionari fascisti fossero peggiori dei gerarchi…
Certo esisteva un regime, ma un funzionario aveva il potere di fare sia bene che male nel proprio compito. Tanto nessuno sarebbe andato a dire a Mussolini in persona se un funzionario fosse stato magnanimo a Bardi o Farini. Un funzionario che fa abuso di potere o non è empatico, sia ieri che oggi, non può dare la colpa al regime o al governo, è semplicemente malvagio.
Fare i prepotenti…Questo avviene spesso anche oggi: si fanno differenze anche solo quando le persone non sono accompagnate da famiglie numerose o adeguati supporti sociali di vario genere e non per forza legati alla ricchezza o al patrimonio.
E’ stato giusto quello che ha fatto il nonno: ribellarsi nonostante fosse pericoloso farlo con il podestà. E’ giusto tutelare i diritti e difendere le persone, anche esporsi.
Una delle cose più’ belle del nonno era il suo coraggio, anzi quando in vecchiaia non diceva la sua , non riuscivo a capirlo, perché era un po’ come se avesse dimenticato il vigore ideale giovanile, ma la lezione è passata lo stesso.
Amanda Marzolini