The NEW FOREST: Il Comune di Bardi è il Challenge Owner selezionato dall’Università di Parma

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The NEW FOREST: Il Comune di Bardi è il Challenge Owner selezionato dall’Università di Parma

Con la selezione degli undici percorsi di Innovazione Trasformativa Territoriale in Emilia-Romagna, entra nel vivo l’azione di Public Engagement di EcosistER, il progetto atto a sostenere la transizione ecologica del sistema economico e sociale della Regione. Il 31 luglio, nel corso di una riunione coordinata da ART-ER sono stati presentati ufficialmente gli undici Challenge Owner, ovvero gli undici vincitori degli Avvisi dei Quattro Atenei Regionali e dell’Università Cattolica, che intraprenderanno un Percorso di Innovazione Territoriale Trasformativa per affrontare, appunto, una Sfida di Transizione Ecologica relativa al proprio territorio e alla propria comunità. Per quanto riguarda l’Università di Ferrara le sfide saranno Spostamenti inclusivi per il territorio dell’alto ferrarese (Alto Ferrarese), Conflitto tra lo sviluppo di fonti di energia rinnovabile (fotovoltaico) e la preservazione di suolo agricolo e della relativa produttività per scopi alimentari (Città e zona interfluviale) e S.T.A.G.E.: Sfida Trasformativa per l’Acquacoltura di Goro in Evoluzione (Basso Ferrarese).

C4-Bio, Sviluppo di soluzioni collaborative per affrontare i cambiamenti climatici e conservare la Biodiversità (Modena) e HUB economia circolare inclusiva: dalla transizione ecologica alla transizione sociale (Reggio Emilia) sono le sfide dell’Università di Modena e Reggio Emilia, mentre Elettrificazione tattica è quella dell’Università Cattolica. Quattro le sfide selezionate dall’Università di Bologna: D.O.M.I.N.O dimore ospitali, moltitudini interconnesse, nuovi orizzonti. Ecologie comunitarie: vivere, ritornare, collaborare (Forlì-Cesena), Cervia Riusa (oggetti e relazioni) non si getta via nulla (né beni né persone) (Ravenna), M.A.R.E. mobilità d’area resiliente eco-sostenibile (Rimini) e Green Meal: verso una politica alimentare green & blue dell’appennino bolognese (Bologna).

Per quanto concerne il Percorso di co-progettazione lanciato dall’Università di Parma è stato selezionato come Proponente la Sfida il Comune di Bardi che ha presentato, in collaborazione con il Centro Studi della Valle del Ceno, Legambiente Circolo Alta Valtaro e Onlus Diaspro Rosso Società Cooperativa Sociale, The New Forest, Green Circular Economy, un progetto per la valorizzazione del patrimonio boschivo dell’Appennino Parmense – Piacentino.

Il progetto è volto alla valorizzazione di un’area boschiva fino a circa 150.000 ettari, all’interno di un vasto territorio che comprenderebbe oltre quello di Bardi diversi Comuni della provincia di Parma e della provincia di Piacenza. L’obiettivo è coinvolgere quanti più comuni e quanti più proprietari boschivi possibile in modo da raggiungere economie di scala, con cui poi valutare come valorizzare al meglio, già nei prossimi mesi, l’attuale patrimonio forestale dell’Appennino Parmense – Piacentino, possibilmente in aggiunta alle attività già oggi presenti in Appennino come quella della legna da Ardere e la vendita dei crediti di carbonio.

La visione alla base del percorso è quella di un’economia della montagna che favorisca l’occupazione e ne contrasti lo spopolamento. In questo contesto, la riqualificazione del bosco si presenta come soluzione cruciale per preservare gli ecosistemi boschivi e per raggiungere attraverso la gestione sostenibile delle risorse forestali, la promozione di metodi di riforestazione e la conservazione della biodiversità.

La riqualificazione renderà, difatti, il bosco più accessibile e fruibile da parte di tutti, creando nuove opportunità di lavoro nella relativa gestione e manutenzione, favorendo lo sviluppo economico locale, anche grazie ad un turismo ecosostenibile e un ulteriore impulso al settore agro-alimentare.

The New Forest può diventare un progetto pilota per la rigenerazione territoriale dell’intero Appennino nazionale, attraverso un cambio di paradigma nella concezione del rapporto tra città e montagna, definito da alcuni ricercatori e docenti universitari Metro-Montagna. Il punto di partenza imprescindibile è l’analisi, il monitoraggio e la pianificazione del territorio forestale tramite indagini approfondite per ottenere una conoscenza dettagliata delle risorse forestali disponibili, inclusi i tipi di vegetazione, la loro distribuzione e le caratteristiche ecologiche. Il secondo step mira a promuovere l’innovazione nella gestione delle foreste e delle attività agroalimentari. Con il coinvolgimento attivo di tutti gli attori interessati allo sviluppo e alla valorizzazione del territorio si potrà puntare a costruire una filiera del legno da opera che permetterà un utilizzo più efficiente e sostenibile delle risorse forestali e favorirà lo sviluppo economico dell’intera area. Il progetto è entrato subito nel vivo con un primo meeting nel mese di luglio 2024 che ha visto protagonisti, oltre l’Università di Parma, anche Wonderlab, in quanto Agente di Innovazione territoriale di supporto al Challenge Owner, e tutti gli altri portatori di interesse nel progetto. Nel corso della riunione si è evidenziato come il coinvolgimento di più proprietari di terreni rappresenterà un passo chiave in questo percorso di Innovazione Territoriale Trasformativa. In tal senso, nei prossimi mesi sarà programmato un incontro pubblico per spiegare al meglio il progetto e i relativi vantaggi per la comunità e per i privati. La costituzione di cooperative o altri soggetti giuridici potrebbe rappresentare, pertanto, un modo per superare il problema della frammentazione e parcellizzazione delle proprietà boschive, mentre i Comuni potrebbero essere coinvolti attivando un protocollo di intesa e/o una manifestazione di interesse.

Per tutti coloro i quali fossero interessati a dare il proprio contributo al progetto, (Enti Pubblici, Imprese, Associazioni o privati cittadini), è possibile scrivere a unipr@wonderlab.it per saperne di più. Ulteriori informazioni sul progetto sono inoltre disponibili sul sito ECOSISTER e nell’apposita sezione del portale UNIPR.

Parma, 8 Agosto 2024

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