Schede delle frazioni e delle località: NOVEGLIA E GRAVAGO
Notizie geografiche:
Al visitatore che si affaccia in Val Noveglia, appena varcato il passo di S. Abdon, si presenta l’estesa valle in tutta la sua ampiezza dominata in alto dal castello di Bardi con il paese attorno e nel mezzo dalla monumentale chiesa di Monastero di Gravago. Importante centro ai piedi del monte Barigazzo, sorge a destra del torrente Noveglia a m. 543. Dista da Bardi circa 7 Km.
Notizie storiche:
Il nome Gravago appare per la prima volta nel privilegio che Liutprando, re dei Longobardi, ha emanato in Pavia il 21 marzo 744, confermando la donazione del Monastero di S. Michele in Gravago. La presenza di un antico Monastero non poteva certamente non suscitare interessi di potere, che, come si sa, ben si accordano a quelli economici. Infatti chiunque getta lo sguardo sopra la monumentale chiesa Monastero non fatica a scorgervi le rovine di un antico fortilizio o parte di un castello.
NOVEGLIA, situata poco distante dal luogo in cui le acque dell’omonimo torrente si tuffano nel Ceno, è il punto di incontro delle strade che conducono alla frazione di Gravago, costituita dalle località di Monastero, Brè e Pieve.
Il castello di Gravago, risalente al XIII secolo, è ritentuto parte di una linea di castelli difensivi voluta da Ubertino Landi, signore di quelle terre. L’edificio, di pianta quadrata (13 metri per 10) è ancora ben visibile, insieme ai resti di un muro di cinta che conduce alle rovine di un’antica torre.
In località Brè, un’altra casaforte usata da Ubertino, fu uno dei primi edifici del parmense ad avere un camino interno per far uscire il fumo del focolare (si usava ancora il foro nel soffitto), e perciò è conosciuta ancor oggi con il nome “La Caminata”.
La foto della “Battagliola” è di Flavio Nespi
L’antico monastero dei monaci benedettini cassinesi di Gravago dà oggi il nome alla località in cui è situato (“Monastero”).
Il monastero, che oggi è ricordato solo dall’imponente chiesa di San Michele, viene citato per la prima volta nel 744.
Nel gruppo di case, attraversate da una strada lastricata, si sono notati reperti medioevali.
Di sicuro interesse è anche la Pieve medievale di Gravago, in località omonima sul lato opposto del torrente Rosta: la costruzione attuale è del 1865, mentre dell’edificio alto-medievale rimangono solo alcune tracce. Nei pressi si può vedere ancora un antico lavatoio in pietra (foto Giorgio Tanzi)
Cascate del Rosta
IL TORRENTE ROSTA (foto Giorgio Tanzi), piccolo corso d’acqua che, lambisce Noveglia prima di sfociare nel torrente omonimo, crea delle bellissime cascate.
Da Pieve di Gravago si segue il sentiero che costeggia gli antichi lavatoi ottocenteschi e al bivio si scende verso il Rosta. Si giunge così al vecchio mulino, oggi in ristrutturazione, e si continua verso monte. Il percorso è consigliato ad escursionisti non alle prime armi.
Monte Barigazzo e Lavacchielli
NOVEGLIA é il punto di partenza per escursioni sul Monte Barigazzo, massiccio roccioso coperto da verdissimi boschi, o il gruppo di case Lavacchielli (1 ora di cammino), abbandonato da decenni. La dorsale che scende verso nord-ovest dal Barigazzo è formata da un allineamento di creste rocciose, separate da una valle boscosa. Interessante è il percorso verso la cima del Pizzo d’Oca, sede di antiche cave di pietra, che si snoda tra meravigliosi boschi di
castagno e faggio.
LINKS:
– “VAL NOVEGLIA”, il portale ufficiale della Comunità;
– “Il Castello di Gravago e le Caminate” su ValCenoWeb.it;
– “La via dei Monasteri” a cura degli studenti dello Zappa Fermi.
– “Da Stabio alle Cascate di Lavacchielli”, reportage escursionistico sul Blog di Davide Galli
– “BARDI, attorno alla Val Noveglia” – riprese aeree”, video nel canale ufficiale su Youtube