NOCINO DELLA VALTOLLA – DI FAUSTO FERRARI
La ricetta di mio nonno Achille, a me piace moltissimo.
L’unico problema di questo liquore è che dovrebbe riposare almeno 3-4 anni per maturare bene. Ma come si fa a resistere così tanto??? Di solito comunque un paio di litri li tengo da parte per metterli ad invecchiare in cantina. Ho del nocino decennale da volare via!
Allora, intanto occorre raccogliere 24 noci verdi da una pianta sana e non vicina alle strade e a centri abitati. (la tradizione del numero 24 viene da quando, anche mio nonno Achille lo faceva, si usava raccogliere le noci verdi proprio la notte del 24 giugno). Oggi è sufficiente raccoglierle nella settimana tra San Giovanni e San Pietro e Paolo, ma io preferisco rispettare le tradizioni. Non fatelo prima o dopo perché il risultato non sarà lo stesso.
Io l’ho sperimentato personalmente.
INGREDIENTI:
24 noci intere verdi
1 litro di alcool puro 95°
1 bicchierino di marsala secco
2 chiodi di garofano
5 chicchi di caffè
1 scorza di limone
1 pezzetto di cannella
Per lo sciroppo (da preparare finita la macerazione):
500 gr di zucchero grezzo di canna
1 bottiglia di vino rosso nostrano (meglio un bonarda frizzante dei nostri colli).
PREPARAZIONE:
Lavate le noci ad asciugatele con un panno. Usate dei guanti di lattice, in questo periodo non credo vi manchino, perché le noci verdi appena tagliate, iniziano ad ossidare ed in pochi secondi vi ritroverete con le dita tinte di un fastidioso verdognolo difficile da togliere!
Con un coltello ben affilato, tagliate ciascuna noce in 4 spicchi. Versate il tutto, compreso la marsala, i chiodi di garofano, i chicchi di caffè, la scorza di limone e gli eventuali altri ingredienti in un vaso di vetro capiente (almeno 2 litri).
Mescolate bene, tappate e riponete in terrazza al sole (possibilmente in un punto dove sia difficile urtare il vaso). Lasciate in infusione per almeno 40 giorni, avendo cura di smuovere il vaso ogni giorno (lasciandolo tappato) per mescolare tutti gli ingredienti e permettere alle noci di sprigionare tutto il loro aroma. Lentamente il liquore si scurirà fino a diventare nero e molto torbido.
Trascorsi i 40 giorni, (anche se aspettate due mesi non succede niente) preparerete lo sciroppo con il vino e lo zucchero (riscaldandolo sul fuoco a fiamma bassa finché tutto lo zucchero non è sarà completamente disciolto, poi lascerete intiepidire).
Unite anche lo sciroppo nel vaso usando un piccolo trucchetto, e cioè non mescolate subito il tutto, ma aggiungete lo sciroppo poco alla volta, finché il prodotto sarà di vostro gradimento. Mescolate bene e tappate nuovamente. Lasciate ancora a macerare per altri 10 giorni, sempre agitando almeno volta al giorno.
A questo punto filtrate il liquido con un imbuto foderato con 2 o 3 garze di cotone (o utilizzare l’apposito colino in cotone), poi imbottigliate, possibilmente in bottiglie scure per riparare dai raggi solari, anche se di tradizione qualcuno le lascia proprio al sole battente. Conservare in luogo asciutto e non bere prima di Natale.
Comunque dà il meglio di sé dopo almeno 3 anni.
Il nocino è un ottimo liquore digestivo, da gustare con moderazione a fine pasto o da offrire in regalo.
Con le noci, una volta prosciugate dal liquido, io amo fare il “mezzo nocino”, un aperitivo da non disdegnare. Basta versare nel recipiente una bottiglia di vino rosso e 200 grammi di zucchero grezzo di canna. Lasciate in macerazione per non più di 15 giorni, il tempo occorrente per permettere al vino di riprendersi l’alcool “mangiato” dalle noci, non dimenticando di agitarlo ogni giorno per sciogliere lo zucchero. Alla fine filtrare e consumare. Come aperitivo allungandolo con pochissima acqua tonica, come digestivo più leggero da consumare subito.
Ah! Il marsala? Dopo tutta quella fatica me o bevo
Buon sabato di San Giovanni
