LA LEGGENDA DELLA VASCA DELLA MADONNINA DELLE GRAZIE
ALL’ANTICO SANTUARIO DELLA “MADONNINA DELLE GRAZIE” sono legati antichi fatti storici, nella zona, il 29/11/1321 il Signore di Cremona Giacomo Cavalcabò con i suoi guelfi si scontrò con Gian Galeazzo Visconti e le truppe Ghibelline da Lui comandate, e quivi trovò la morte.
Al Santuario è legata anche la leggenda della vasca di San Protaso.
Narra la tradizione che, dinnanzi alla chiesa, fosse stata costruita una vasca in sasso per ristorare gli stanchi pellegrini che giungevano numerosi e da molto lontano. Un giorno però i mezzadri di San Protaso, (il beneficio parrocchiale), con molta fatica trasportarono alle loro dimore la vasca per poter abbeverare il bestiame.
Ma il mattino successivo, con molto stupore, non trovarono più la vasca dove l’avevano posta: dopo averla cercata dappertutto la ritrovarono dinnanzi al Santuario. I Trombetti (questo è il nome che la tradizione concede ai mezzadri) pensarono ad uno scherzo di cattivo gusto fatto nei loro confronti e riportarono la vasca a San Protaso.
La notte successiva la vasca scomparve ancora e fu trovata dinnanzi alla chiesa. Per la terza volta i mezzadri riportarono la vasca alle loro case, ed essendo numerosi in famiglia decisero che i più forti e coraggiosi tra gli uomini, durante la notte, avrebbero dormito fuori casa a guardia di qualche male intenzionato.
Ed ecco che, durante la notte, i contadini vengono svegliati da un canto soave, e colti da grande timore videro alcuni Angeli che si dirigevano in volo verso il Santuario trasportando senza fatica la vasca che, da allora e per molti anni non fu più toccata.
Leggenda tratta da: Don W. Cavalli – La Madonnina delle Grazie – U.T.PC – 1956.
LEGGENDE DELLA VAL CENO (A CURA DI GIUSEPPE CONTI) – CENTRO STUDI – 2015