LE LEGGENDE DEI CASTELLI DELLA VAL CENO – IL DRAMMA DI SOLESTE E MOROELLO – FORTEZZA DI BARDI. (r)

LEGGENDA TRATTA DA: CONTI G. – LEGGENDE DELLA VAL CENO – CENTRO STUDI VAL CENO – 2015

SOLESTE E MOROELLO: UN AMORE DIVENTATO LEGGENDA.

Ogni castello che si rispetti ha un fantasma nascosto in qualche sotterraneo o che si aggira nelle sale che ha abitato anche in vita. Anche la fortezza di Bardi non sfugge a questa regola. Soleste è una giovane ragazza, figlia del castellano, pur essendo solo un adolescente il suo cuore freme per Moroello comandante delle truppe della fortezza. Povera Soleste!

Non può dichiarare il suo amore per Moroello. Il padre infatti l’ha promessa sposa ad un feudatario vicino. Non importa quanto sia più vecchio della figlia, il matrimonio porterà nuove terre ed una solida alleanza. Solo la balia aiuta Soleste e Moroello.

Essa si prodiga affinchè i due ragazzi possano incontrarsi e stare insieme. Purtroppo la mala sorte sta per accanirsi contro i due giovani amanti. Moroello deve difendere i confini dello Stato Landi e parte con i suoi soldati. Sa che sarà una dura battaglia, ma i suoi uomini sono bene addestrati e il Marchese Landi non lesina sull’acquisto delle armi.

Ogni giorno Soleste sale sul mastio della fortezza di Bardi ove è possibile spaziare con lo sguardo sulle due vallate e spiare il ritorno di Moroello.

Dopo lunghe settimane di attesa Soleste vede avvicinarsi uomini a cavallo. Sono troppo lontani per poterne distinguere i colori e gli stemmi. Solo quando i cavalieri arrivano alla confluenza fra i torrenti Noveglia e Ceno, Soleste nota che i colori non sono quelli dei Landi. Questo significa che Moroello ha perso la sua battaglia. Soleste non esita neppure un momento. La sua vita senza Moroello non vale più nulla, sale sui gattoni del mastio e si getta di sotto. In realtà Moroello ha vinto la battaglia. Indossa i colori del nemico battuto come ultimo spregio. E’ felice perché la sua vittoria lo renderà gradito agli occhi del padre di Soleste. E’ la balia a dare la triste notizia del suicidio a Moroello ed assistere all’urlo straziante mentre egli si getta dagli spalti della Piazza d’arme.

Questa storia avvenne in un lontano ed imprecisato anno del Medioevo e da allora in paese si mormora di un fantasma che si aggira tormentato ai piedi del mastio

                                                                                                              Tradizione Orale

Lascia un commento

Il Vostro indirizzo email non verrà reso pubblico

You may use these <abbr title="HyperText Markup Language">html</abbr> tags and attributes: <a href="" title=""> <abbr title=""> <acronym title=""> <b> <blockquote cite=""> <cite> <code> <del datetime=""> <em> <i> <q cite=""> <s> <strike> <strong>

*