“Virgole” di vita personale e letteraria
Sono figlia di emigranti italiani (mamma Lina Tragni di Bardi e papà, Salvatore Bello, calabrese) nata e cresciuta in Svizzera. Vivo vicino a Lugano con la mia famiglia: mio marito, Tiziano Molteni, e i miei figli adottivi di origine marocchina, Francesco e Paolo, entrambi di 24 anni. Scrivo da diversi anni, ma in maniera più assidua dal 2012, dopo la morte di mia mamma. Non scrivo per mangiare, ma per “digerire” la vita che mi viene incontro disordinatamente. Partecipo a concorsi letterari dal 2013, in Svizzera e in Italia. Alcuni racconti premiati sono stati pubblicati nelle antologie dei concorsi. Nel 2016 ho pubblicato il mio primo libro “Di verso ostile”, Salvioni Editore (raccolta di racconti) al quale è seguito nel 2020 il mio primo romanzo “Non sei solo” sempre con Salvioni Editore.
Il mio rapporto con Bardi
Bardi è il paese d’origine di mia mamma, Lina Tragni (1935 – 2012) e di mia zia Tina Tragni (1932-1998). Da bambina e da ragazza, ho passato buona parte delle mie vacanze a Bardi, nella casa dei miei nonni: Angiolina Cironiti (1900-1989) e Alfredo Tragni (1896-1978), vicino al Groppo, in Via Predella, al pianterreno della stessa casa della Trattoria Trieste di Costante. Il mio rapporto con la nonna era molto stretto, lei era il mio libro di storia vivente: mi raccontava la vita a Bardi durante il tempo delle due guerre. Dopo la morte del nonno passava gli inverni in Svizzera dalle due figlie: da mia zia Tina nella Svizzera tedesca e da noi a Lugano. In estate restava a Bardi e a turno andavamo a trovarla. Non voleva il telefono in casa (“roba troppo moderna”, diceva) quindi, per sentirla, dovevamo chiamare i signori Gianlupi, amici della nonna, che molto gentilmente le permettevano di ricevere le nostre telefonate. La morte di mia mamma nel 2012 è stata per me un grande ferita ma, come ogni ferita, ha aperto qualcosa: ho cominciato a scrivere. I miei primi scritti parlano di lei, ma soprattutto della nonna e della vita a Bardi che nei miei racconti ho spesso chiamato Castelgroppo. Racconti di Bardi sono stati premiati in diversi concorsi letterari, fra questi:
- Streghe a Castelgroppo
- Con le radici nel baule
- Soltanto due dita
All’interno della mia prima raccolta di racconti “ Di verso ostile”, presentata in occasione della Festa dell’emigrante, i tre racconti centrali sono ambientati a Bardi (Castelgroppo). A Bardi ho tanti ricordi, ma purtroppo pochi parenti (fam. Cironiti e fam. Pavarani). Quando ci torno rivedo spesso Maria Cironiti, molto vicina a mia nonna come anche i suoi figli, e il caro amico di famiglia Bruno Losa. Incontro altri conoscenti che con poche parole ricordano spesso la mamma, la zia, i nonni e il passato con loro. Sono parole che scaldano il cuore; sapere che a Bardi ci sono persone che non hanno dimenticato i miei cari mi commuove sempre.
2 LINK DELLA PRIMA RACCOLTA DI RACCONTI “DI VERSO OSTILE”. 3 DI QUESTI SONO AMBIENTATI A BARDI (CASTELGROPPO):