Schede delle frazioni e delle località: PIONE E FAGGIO
Notizie geografiche:
Questa frazione del comune di Bardi, è posta sulla sinistra del torrente Porcellana che nasce dai monti Pigarelli e scorre lungo le pendici del monte Pione (m. 1108). Si trova a 650 metri di altitudine e dista da Bardi circa 14 Km. A pochi chilometri dal paese si trova il Passo Pianazze, che divide la provincia di Parma da quella di Piacenza.
Notizie storiche:
Pione fu sede comunale dal 1828 al 1835 quando apparteneva al Comune di Boccolo; poi passò nel 1923 sotto quello di Bardi. Sorgeva anticamente in questo territorio un Ospedale, menzionato nel 1471 in una lapide dell’Ospedale Maggiore di Piacenza. La chiesa di Pione era in antico plebana e controllava le cappelle di Cornolo, Costageminiana, Santa Giustina e Scopolo.
Pione comprendeva, fino agli anni ’20, Cassimoreno e Boccolo de’ Tassi.
L’edificio comunale, durante La Seconda Guerra Mondiale, fu una delle sedi del comando della 12′ Brigata Garibaldi, gruppo di resistenza armata che operava nelle montagne di Bardi.
La chiesa di Santa Maria Assunta nel 1566 era un’antica pieve ed aveva come suffraganee le chiese di Cornolo e S.Giustina, oltre alla cappella di Faggio, oggi parrocchiali.
La chiesa attuale venne costruita nel 1809.
All’interno, nel presbiterio a sinistra, sono degne di nota alcune tele di scuola piacentina e la notevole “Addolorata col Cristo morto” di Roberto De Longe.
Di pregio è anche il coro in noce.
Ogni anno l’ultima domenica di giugno nel bosco di Pione si tiene la Festa della Madonna di Loreto, sita all’interno della suggestiva Cappella nel bosco, ritenuta fonte di “Acqua Santa” e di miracoli distribuiti.
FAGGIO spunta sulle pendici del monte di Pione, lungo il rio Porcellana.
Nel 1566 vi esisteva un oratorio, ma recenti scavi hanno portato allla luce sul Groppo di Melagrana i resti di un’antica fortificazione. Sono infatti presenti il perimetro murario in sasso e una cisterna rettangolare della metà del XIII secolo.
La chiesa di Faggio è dedicata a Sant’Ilario. La costruzione sembra mantenere strutture almeno della seconda metà del Settecento, come ad esempio la facciata. Il campanile è del 1890. All’interno della chiesa si trovano dipinti della fine del Seicento (Padre Eterno che appare ai 55. Rocco e Ilario) e della metà del Settecento.
Particolari i sedili del coro, opera dei locali Andrea, Pompeo e Bartolomeo Gandolfi in curioso stile eclettico neorinascimentale.
Da Faggio è facilmente raggiungibile il Lago dei Previ.
Case Ini
A Case Ini i terreni in linea di confine col piacentino venivano chiamati “I Romei” e “Gli Inni”, perché si dice che da quel limite i pellegrini diretti a Roma, che scendevano verso il Ceno, cominciassero a cantare i primi inni sacri.