MAMMIFERI IN APPENNINO. IL TASSO.

Il tasso (Meles meles) è uno dei più comuni abitanti dei nostri boschi. E’ un mustelide di dimensioni medio-grandi (se paragonato ad altri rappresentanti della famiglia), dall’aspetto tozzo e dal muso piuttosto allungato, con un’altezza alla spalla di circa 30 cm e una lunghezza di 60/90 cm (a cui si aggiunge una coda lunga circa 15 cm). Il pelo è grigiastro, brizzolato, con il capo inconfondibile, bianco con due striature nere. Generalmente tranquillo, il tasso è provvisto di forti unghioni con cui può scavare, cercare il cibo o difendersi. Può vivere solitario o in piccoli “clan”, con tane composte da complesse reti di cunicoli. E’ attivo tutto l’anno, ma in inverno attraversa un periodo “di sonno”, durante il quale dorme spesso e si nutre di meno: questa attività assai ridotta richiede che il tasso arrivi all’inizio dell’inverno il più grasso possibile per sopravvivere al freddo. Per questo motivo il tasso in autunno è più massiccio (e una volta veniva cacciato e chiamato col nome di “tasso porco”) e in primavera più snello (veniva chiamato “tasso cane”). E’ praticamente onnivoro, e può nutrirsi di un gran numero di piccoli vertebrati e invertebrati, così come di frutta, ortaggi, bacche, funghi, radici, noci, nocciole, castagne. Vale la pena fare amicizia con questo simpatico mustelide, senza il quale i nostri boschi non sarebbero più gli stessi

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