GUARDATA FLAVIO
Pellegrino-1639
Fu notaio in Pellegrino almeno dal 1601 al 1618. Fu poi Governatore di Parma.
FONTI E BIBL.: A. Micheli, Giusdicenti e notai, 1925.
GUGLIELMANI GASPARE
Bardi 1789 c.-Bardi 2 dicembre 1880
Fu Maggiore delle truppe parmensi. Alla sua morte lasciò all’opera pia Cella Guglielmani una rendita annua di duemila lire italiane.
FONTI E BIBL.: L. Mensi, Dizionario biografico dei Piacentini, 1899, 222.
GUGLIELMANI GIOVANNANTONIO, vedi GUGLIELMANI GIOVANNI ANTONIO
GUGLIELMANI GIOVANNI ANTONIO
Bardi 1764 c.-1828 c.
Capitano delle truppe parmensi, con disposizione del 2 febbraio 1828 lasciò un capitale producente una rendita annua di 250 lire da erogarsi a beneficio dei poveri. La rendita fu unita al legato Giuseppe Cella, per cui si ebbe la fondazione dell’opera pia Cella Guglielmani in Bardi.
FONTI E BIBL.: L. Mensi, Dizionario biografico dei Piacentini, 1899, 222.
GUGLIELMANI MELCHIORRE
Bardi 21 novembre 1790-post 1821
Figlio di Giovanni Antonio. Entrato nel 1810 al servizio di Francia come guardia d’onore, fu promosso nel 1812 Caporale furiere e prese parte nel 1813-1814 alle campagne della Sassonia e della Francia col grado di sottotenente. Fu poi tenente nel 14° Reggimento Ussari. Dal 1814-1815 ebbe il grado di brigadiere nelle guardie del corpo di Maria Luigia d’Austria. Sciolta però questa compagnia, ottenne nel 1815 il grado di tenente nel reggimento Maria Luigia di nuova formazione, per ritirarsi nel 1821, col grado onorifico di capitano e con facoltà di vestirne l’uniforme.
FONTI E BIBL.: E. Loevison, Gli Ufficiali Napoleonici Parmensi, Tipografica Parmense, 1930, 26; Dizionario Risorgimento, 3, 1933, 278.
GUGLIELMONI DOMENICO
Cereseto di Compiano 1791 c.-Busseto 1870 c.
Fu alunno nel Collegio Alberoni di Piacenza per tre anni e uscitone secolare si diede a fare scuola elementare di lingua italiana e latina in Piemonte. Passato a insegnare a Busseto, diede alle stampe il suo corso di lezioni in tre volumi dedicato rispettivamente alle tre classi nelle quali soleva dividersi lo studio della lingua latina. Questo lavoro fu frutto di molti anni di esercizio e diede reputazione al Guglielmoni di reputato latinista.
FONTI E BIBL.: L. Mensi, Dizionario biografico dei Piacentini, 1899, 223, G. Pongini, Storia di Bardi, 1973, 203.
GUGLIELMONI GIOVANNI
Cereseto di Compiano 1795-Parma 1855
Dopo aver terminato gli studi ecclesiastici in Piacenza si portò a Parma per cominciare gli studi legali, per i quali ebbe la laurea dottorale nel 1826. Esercitò l’avvocatura contemporaneamente alla predicazione e alla cura d’anime (fu uno dei curati della Cattedrale di Parma). Quando venne soppressa l’Università di Parma da Carlo di Borbone e introdotte le scuole private, il Guglielmoni venne nominato professore di Diritto Romano e durò in tale carica dal 1850 sino al 1854, anno nel quale vennero riaperte le scuole universitarie. Il Guglielmoni pubblicò le sue lezioni. Fu cavaliere dell’Ordine Costantiniano e Abate Commendatario dei Santi Salvatore e Gallo. Morì nel corso dell’epidemia di colera.
FONTI E BIBL.: L. Mensi, Dizionario biografico dei Piacentini, 1899, 223, G. Pongini, Storia di Bardi, 1973, 203; Lasagni, Bibliografia parmigiana, 1991, 31.