Anno 1617 – Animali e “Belve Feroci” nelle Alte Valli dello Stato Landi. La caccia all’orso 400 anni fa nelle descrizioni di Francesco Piccinelli e Carlo Natale.
Di Francesco Piccinelli abbiamo già presentato il testo che qui viene citato. “Micheli G. – Le valli di Taro e Ceno nella descrizione del Piccinelli …” : http://www.valcenostoria.it/2019/11/27/valcenolibri-micheli-g-le-valli-del-taro-e-del-ceno-nella-descrizione-del-piccinelli-1617/
In questo post ci soffermiamo sugli “Animali Selvatici” nello Stato del Principe Landi” nel XVII secolo.
(N.d.R. Alcuni esperti che hanno approfondito lo scritto di Francesco Piccinelli suppongono che lo scrittore in specifico abbia voluto esaltare quanto di particolare era presente sulle nostre Alte Valli, senza fare un preciso resoconto sulla situazione della fauna. In quest’ottica si potrebbe capire la mancanza della segnalazione del lupo (a differenza del Natale). Se erano presenti linci ed orsi (quindi foreste indisturbate e ricche di prede), difficile pensare che non fosse presente anche questo animale. (G.S.).
Valtaro. Zona di Santa Maria del Taro (Tornolo). “…..Gli animali selvatici vi sono pure numerosi: lepri, daini, capre selvatiche, linci ed anche orsi. Ad assalire l’orso quando
esce dalla sua tana colla testa alta e cogli artigli ritti, vanno degli uomini armati di tutto punto con lance, scuri e verrette, dando prova di molto coraggio nel pericolo…Essendovi inoltre abbondanza di pesci e di volatili, non manca l’amena ed utile distrazione dell’uccellagione e della pesca.
Valceno. Zona Bardi. “……Abbondano le lepri, le linci, gli orsi, vicino ai monti; non mancano le peschiere; vi nascono grossi astori, falconi, sparvieri meravigliosi…………Il Principe vi introdusse un’ottima qualità di cavalli per la continuazione della razza……”