Anno 1617. La vite ed il vino nelle valli di Ceno e Taro – Stato Landi. Francesco Piccinelli. (r)

Di Francesco Piccinelli abbiamo già presentato il testo che qui viene citato. “Micheli G. – Le valli di Taro e Ceno nella descrizione del Piccinelli …” :http://www.valcenostoria.it/2019/11/27/valcenolibri-micheli-g-le-valli-del-taro-e-del-ceno-nella-descrizione-del-piccinelli-1617/

In questo post ci soffermiamo sulla descrizione delle viti nello Stato del Principe Landi” nel XVII secolo.
COMPIANO ingresso Castello: “….l’altro si stende in una via tutta fiancheggiata di piante fruttifere e di viti fino ad un amenissimo bosco..” .
PRIORATO DEL TARO (Santa Maria del Taro – Tornolo): “….I naturali dai campi raccolgono frumento vino e frutti…..Una volta presso di loro la vite era piuttosto rara; ora vi sono tante vigne, che vi è quasi abbondanza di vino dolce e brusco per il consumo annuale di tutto il paese; e se per avventura ne manca, si importa da altri luoghi, e così dagli Apuani, o Pontremolesi e da altrove un vino neretto, dolce e da Vianino (Varano Melegari ndr) specialmente, viene importato un vino robusto e generoso, che mescolato con quello del luogo diventa una bevanda graditissima al palato………………”
BEDONIA: “…..ha intorno campi, vigne e boschi…” .
BARDI: “….La campagna da abbondantemente vino…”.
BORGO VAL DI TARO: “….Dall’una parte ha delle amene colline coperte di viti attaccate a bassi pali…..

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