VALCENESI DIMENTICATI O…………QUASI. N. 9. BY DIZIONARIO BIOGRAFICO DEI PARMIGIANI di ROBERTO LASAGNI. (r)

CONTI GIOVANNI
Bardi 1912-1957
Figlio di Celeste. Sergente motorista dell’Aeronautica, fu decorato di medaglia d’argento al valor militare, con la seguente motivazione: Sottufficiale specialista di squadra da Bombardamento, volontario in missione, partecipava quale motorista mitragliere a numerose azioni belliche; dimostrando sprezzo del pericolo e valore (Cielo di Spagna, luglio 1937 – gennaio 1938).
“Nato a Bardi (sino al 1923 comune sotto la provincia di PC e poi di PR) il 15 dicembre 1912. Scuole tecniche presso i Salesiani a Torino. Arruolato volontario nella R. Aeronautica presso la Scuola Specialisti A.A. di Capua . Il 27.10.1932 assegnato al 19° Stormo B.T. di Torino. Primo volo come Aviere scelto motorista il 06.12.1932 su un RO 1 BIS. Come Primo Aviere trasferito al 13° Stormo B.D. 12 agosto 1936 – 20 Dicembre 1938 Guerra di Spagna. Il 01.08.1937 promosso al grado di Sergente Maggiore Motorista per merito di guerra. 1 medaglia d’argento al V.M. nel 1938 (Sitti G. Eroismo dei legionari parmensi nella Guerra di Spagna – 1940); decorato con la croce al M.G. nel 1939. Ferito in combattimento aereo (Sitti G. c.s.). (Appare sulla Gazzetta di Parma-Corriere Emiliano del 13 aprile 1938). Savoia Marchetti S. 79. 36° Stormo Aeroplani B.M. – CVIII Gruppo – 256 ^ Squadriglia. Il 4 Marzo 1938 Trasferito al 36° Stormo. 20 Dicembre 1938 trasferito all’Aviazione dell’Eritrea alla 19^ Squadriglia di Gura. Aerei S.79 – S.81 – S.82. Il 23 Dicembre 1940 il suo S.M. 82 veniva colpito dalla contraerea e si abbatteva al suolo. Ricoverato all’ospedale Principe di Piemonte in Bengasi Libia. il giorno 1 agosto 1941 viene trasferito alla 174^Squadriglia R.S.T. Il 10 Dicembre 1941 viene promosso Maresciallo 3^ Classe per meriti di Guerra. Il 29.11.1942 rientro in Italia. 1943 a Pisa e poi a Fornovo di Taro (PR) sino al giorno 8 settembre 1943. Il 1 Agosto 1943 viene promosso maresciallo Motorista di 3^ classe per meriti di guerra. Nel dopoguerra 1947 – 1953 presta servizio presso il Ministero dell’Aeronautica a Roma ed infine a Milano. Muore improvvisamente all’età di 44 anni a Bardi il 17 maggio 1957 lasciando la moglie e tre bimbi in tenera età”
(Integrazione della voce biografica a cura di Giuseppe Conti, dicembre 2012)
FONTI E BIBL.: G. Sitti, Eroismo dei legionari, 1940

CONTI GIUSEPPE
Pellegrino 17 gennaio 1779-Napoli 9 maggio 1855
Nacque da Bartolomeo e Caterina Marrubbi. Ancora giovanetto fu avviato agli studi ecclesiastici presso un collegio gesuita di Parma, dove si distinse soprattutto nello studio delle discipline scientifiche. Ultimato il consueto corso di studi, ricevette gli ordini sacri. Nel 1801 gli fu conferita la cattedra di ripetitore di fisica sperimentale e di matematica nel locale collegio Lalatta, incarico che conservò fino al 1808. Durante questo periodo diede alle stampe due opere: Proposizioni fisico-matematiche (Parma, 1805) e Proposizioni di geometria (Parma, 1806). Chiamato a Napoli a insegnare ai figli di un alto funzionario del Regno, il 17 agosto 1809 fu nominato socio corrispondente del Reale Istituto d’incoraggiamento alle scienze naturali, una tra le più importanti istituzioni scientifiche fondate durante il decennio francese (1806-1815). Professore di fisica sperimentale e di chimica e mineralogia nella scuola di applicazione della direzione generale di ponti e strade, il Conti fece altresì parte della commissione per la riforma del sistema dei pesi e misure, che, in quegli anni, si voleva stabilita nel Regno: a tale scopo costruì nel suo laboratorio i primi modelli unificati di pesi e misure. Gli anni dal 1815 al 1845 vedono dispiegarsi l’attività del Conti quale inventore e tecnico accreditato presso la restaurata monarchia borbonica, che cercò di portare avanti, potenziandola, l’opera di rinnovamento e riammodernamento della struttura economica del Regno già iniziata durante il decennio francese. In queste vesti, il Conti costruì su ordine del Re due bilancieri per la Zecca reale e risolse il problema dell’azionamento idrico dei filatoi della manifattura serica di San Leucio (Caserta), problema fino ad allora giudicato insolubile a causa della lontananza e del dislivello esistenti tra la manifattura e le acque del fiume che dovevano alimentarla (cfr. G. Giucci, 419). Nel 1824 gli fu concesso da parte di Ferdinando di Borbone un brevetto d’invenzione per uno speciale tessuto di ferro particolarmente adatto per la costruzione dei ponti e per le armature dei tetti (cfr. F. Del Giudice, 189). Tale tessuto consentì al Conti di progettare ponti sospesi in ferro non solo più resistenti ed economici di quelli fino allora in uso, ma anche di più facile esecuzione e manutenzione. Altre invenzioni che, negli anni successivi, gli valsero il brevetto, furono: nel 1832 una macchina a vapore a bassa pressione, la prima (secondo G. Giucci, 420) costruita in Italia, nel 1837 un nuovo congegno atto ad agevolare la mietitura dei cereali (cfr. F. Del Giudice, 195), nel 1845 un nuovo metodo atto a utilizzare vantaggiosamente la forza motrice delle cadute d’acqua, applicabile anche a correnti di bassa velocità (cfr. G. Giucci, 420). Nel VII congresso degli scienziati italiani, tenutosi a Napoli nell’autunno del 1845, il Conti fu eletto membro della commissione per le irrigazioni nel Regno. A partire da questa data non si hanno più notizie di lui, sebbene gli Atti del Regio Istituto d’Incoraggiamento alle Scienze Naturali del 1855 (VIII, p. IX) annoverino ancora il suo nome tra i soci corrispondenti nazionali ed esteri.
FONTI E BIBL.: Gazzetta di Parma 3 febbraio 1827, 37-40; G. Giucci, Degli scienziati italiani formanti parte del VII congresso in Napoli nell’autunno del 1845. Notizie biografiche, Napoli, 1845, 419 ss.; Atti del Regio Istituto d’Incoraggiamento alle Scienze Naturali di Napoli VIII 1855, IX; F. Del Giudice, Notizie istoriche del Regio istituto d’incoraggiamento, t. X, 1863, 97, 187, 189, 195; G.B. Janelli, Dizionario biografico dei parmigiani illustri, Genova, 1877, 125; R. Montali, L’abate Giuseppe Conti naturalista fisico e matematico, in La Giovane Montagna 15 dicembre 1939 e 15 gennaio 1940; R. Ferola, in Dizionario biografico degli Italiani, XXVIII, 1983, 435; A. Comi, in Gazzetta di Parma 1 dicembre 1997, 5.

COPELLI RENZO
Pellegrino Parmense 21 novembre 1924-Bosco Giare di Roccabianca 30 aprile 1944
Partigiano, morì a seguito dello scoppio di un ordigno esplosivo.
FONTI E BIBL.: Gazzetta di Parma 21 aprile 1990, 25

CORBA GIOVANNI
Pellegrino 1650/1652
Fu commissario di Pellegrino dal 1650 al 1652.
FONTI E BIBL.: A. Micheli, Giusdicenti, 1925, 13.

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