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Buongiorno sig. Conti, le scrivo da appassionato di ciclismo sul tema delle medie chilometriche al Giro d’Italia. Lei come giudica un fatto strano e cioè che i 37,488 fatti segnare da Nencini nel 1957 per moltissimi anni non sono stati neppure sfiorati da Merckx, Gimondi e tutti i vincitori degli anni 60, 70 fino a Saronni 1983? È strano perché la tecnologia è andata avanti e lo stato delle strade è migliorato e non peggiorato. Cosa ha potuto determinare quegli abbassamenti nelle medie? Grazie. Paolo Magherini.
Buongiorno Magherini, io sono un omonimo del famoso giornalista,
purtroppo ha sbagliato persona.
Distinti saluti
Seguendola da sempre, mi ha negativamente colpito il Suo commento su Froome. Capisco tutto ma maggiore obiettività sarebbe opportuna e necessaria da parte di un commentatore sportivo. Un campione che con sacrificio e dolore corre il Tour merita rispetto, tanto più da parte di chi ha avuto la possibilità di seguire da vicino le sue imprese sportive e il grave incidente che ha subito. Giovanna Tripodi
Giovanna mi ha confuso con il giornalista ma io sono un omonimo.